giovedì 3 ottobre 2013

Sovrallenamento

L'allenamento fisico è in grado di stimolare la propria risposta immunitaria, di crear un equilibrio muscolare, di aumentare la densità delle ossa e dei tessuti molli, di migliorare la funzione degli organi (il cuore e i polmoni), e di creare uno stato di buona salute psicologica e dei sentimenti di soddisfazione. La cosa più importante nel cercare di creare un programma di allenamento che riesca a stimolare il proprio siste­ma immunitario, invece di reprimerlo, dovrebbe essere quella di evitare il sovrallena­mento. Il proprio sistema immunita­rio potrebbe diventare temporaneamente soppresso nel momento in cui i propri sfor­zi in allenamento e in gara, eccedano di molto gli sforzi precedenti o gli sforzi che non si è preparati ad eseguire. Affrontare degli sforzi d'allenamento di proporzioni "epiche", senza un lavoro prece­dente che prepari ad effettuare questo tipo di sforzi, potrebbe portare l'atleta in uno stato di forte sterss. Anche se quella corsa "monumentale" in mountain bike della durata di cinque ore (quando normalmente si corre solo per un'ora, o anche meno) sembra essere una buona idea in quel preciso momento, molto spesso il risultato a lungo ter­mine potrebbe essere un malanno e una perdita complessiva di miglioramento nel proprio allenamento.
Quando, frequentemente, l'atleta si impegna troppo, una temporanea soppressio­ne della risposta immunitaria può anche diventare cronica. Questo potrebbe far aggra­vare dei malanni minori in corso e, potenzialmente, delle malattie croniche, oltre a vari problemi delle vie respiratorie supe­riori ed altre malattie più gravi. Per evitare un'eventuale soppressione immunitaria acuta che cronica, l'atleta dovrebbe evitare di provare ad eseguire degli sforzi in allenamento es in gara nel caso in cui non si sia preparato a sufficienza, ma cercare, invece, di effettuare delle progressioni d'allenamento attraverso dei piccoli incrementi.

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