Quando tutto fila liscio, prima o
poi arriva qualche sorpresa. Così, nemmeno a farlo a posta, ecco che sono
incappato, per mia fortuna, in un piccolo intervento chirurgico che mi terrà
fermo fino all’undici Aprile. Si tratta dell’esportazione di un neo a seguito
del controllo annuale di verifica del melanoma. Come dicevo è solo un
taglietto, quindi niente di preoccupante, ma i tre punti di sutura che mi hanno
dato per ricucire la ferita mi obbligano al più completo riposo. Il taglio si
trova sul fianco sinistro nella zona lombare e di per se non mi da ne dolore ne
fastidio. Volendo potrei anche rischiare e continuare ad allenarmi ma credo non
sia una scelta saggia. Meglio riposare e aspettare; il solo pensiero che mi si
possano aprire i punti non mi fa dormire la notte. Tra l’altro anche il
dermatologo che mi ha in cura si è raccomandato in tal senso. Detto questo
colgo l’occasione per invitarvi ad eseguire uno screening dermatologico in
ospedale o all’interno di una struttura privata per accertarvi che sia tutto a
posto. La visita dura pochissimi minuti e se non ci sono nei sospetti si
conclude all’istante. Se invece si dovessero rilevare nei dalla forma
irregolare è doveroso farsi asportare il neo ed eseguire una biopsia. L’intervento
dura 5 minuti e grazie all’anestesia locale è praticamente indolore. Fidatevi non
sottovalutate il melanoma e se avete tempo eseguito il controllo.
giovedì 28 marzo 2013
mercoledì 27 marzo 2013
Intensità di allenamento
Una delle cose più aberranti che
il "4 x 10" ha provocato, è sicuramente l'incapacità di interpretare
bene COME e CON CHE PESO si devono effettuare le serie. Questo è dovuto al
fatto che quando un atleta vede la scheda e sa che deve fare 4-8 esercizi per
3-4 serie da 10-12 ripetizioni, si guarda bene da spingere adeguatamente le
prime serie in quanto, istintivamente, tende a risparmiarsi per poter comunque
arrivare alla fine della scheda. Normalmente quando si trova
all'ottava o alla nona ripetizione, appena sente un accenno di acido lattico,
fa la decima con una composta smorfia di dolore, e via verso gli appoggi della
panca! Ne poteva fare benissimo magari anche 4 o 5 in più, ma sulla scheda c'è
scritto 10 e quindi... In realtà, come più volte ripetuto in questa sede,
quello che conta non è tanto il numero e quindi il volume delle serie ma
l'intensità con cui vengono svolte. Il metodo delle percentuali si basa sul fatto che l'allievo vede sulla scheda non 8-6-4, ma 75%-77,5%-80% del massimale
(corrispondenti in linea di massima al nostro piramidale) e quindi dovrebbe
essere costretto a fare il massimo delle ripetizioni possibili. Infatti
vedendo 8-6-4, state pur certi che psicologicamente molti si legano a quei
numeri e si fermano ad 8, a 6 e a 4 anche se le loro unità motorie hanno ancora
parecchie cartucce da Sparare. Vi posso assicurare che è quello che succede ancora nella
maggioranza delle palestre a causa dell'ignoranza e dell'approssimazione.
Inoltre, come alcuni di voi avranno già notato, solo la prima serie
corrisponde esattamente alle tabelle canoniche delle relazioni percentuali del
massimale/ripetizioni, in quanto se si forza in maniera ottimale la prima
serie al 75% (8-9 rip., per esempio con un massimale di 100 kg) è estremamente
difficile aggiungere altri 5 kg, aspettare 2 minuti, e farne 6-7 (che corrispondono
in teoria all'80%). Quindi proprio perché non si
forzava al massimo, seguendo i dettami del classico piramidale, nel passato si
poteva sviluppare la serie in questo modo, cioè se nella prima serie venivano
fuori 8 ripetizioni, si mettevamo 2,5 kg e aspettavamo circa due minuti e
probabilmente ne venivano 6, altri 2,5 kg e altri due minuti di pausa e ne uscivano
4. Mettiamo il tutto in tabella:
Ma proprio l'incremento dell'intensità intrinseco della
proposta una-tre serie massimo, ha radicalmente cambiato e sicuramente
sorpassato questo tipo di approccio. Infatti l'osservazione di centinaia di
atleti che hanno eseguito il B.I.I.O. ha dimostrato che il piramidale, così come ci è stato
insegnato, non ha alcun senso, né logico né pratico. Infatti, se l'allievo,
come abbiamo già accennato nel corso del tempo, riesce a dare il massimo ad
ogni serie, prima, seconda o terza che sia, il risultato non può che essere
simile a questo:
domenica 24 marzo 2013
Volume ed Intensità
il Volume rappresenta la mole di lavoro
svolta in una sessione di allenamento, in altre parole è il parametro
quantitativo del resistance training. La sua misura è condizionata
in parte dalla durata totale della seduta di allenamento. Alcuni.) definiscono
il volume come l'ammontare delle ripetizioni eseguite durante ogni
sessione di allenamento moltiplicata per la resistenza utilizzata.Esso è rappresentato dal
tonnellaggio dei chili sollevati. Più precisamente il volume totale è stabilito
dal numero di ripetizioni x il peso sollevato x le serie eseguite in una
singola sessione di esercizio con sovraccarichi.
Volume (V) = Kg x ripetizioni (R) x
serie (S)
Per far meglio comprendere il
concetto di intensità sarà utile dare delle definizioni.Fisiologicamente l’intensità dello
stimolo viene caratterizzata essenzialmente dalla forza dei singoli stimoli e
rispettivamente dal lavoro effettuato nella unità di tempo in una serie di
stimoli; ossia, per quanto riguarda un lavoro culturistico vale questa formula:
N° della
serie x n° delle ripetizioni x peso
__________________________________ = intensità
Tempo
giovedì 21 marzo 2013
Sovrallenamento
Il sovrallenamento: stimoli troppo ravvicinati ed intensi possono indurre
uno stato patologico vero e proprio che si riconosce da varie sintomatologie.
L'atleta cala vistosamente nelle prestazioni abituali e si stanca facilmente,
presentando una serie di cambiamenti a vari livelli biologici e psicologici
(Tabella). Possono determinare il
sovrallenamento, oltre ad una errata metodologia dell'allenamento, anche la
monotonia degli esercizi, una cattiva alimentazione, i fattori climatici, lo
scarso riposo notturno, un regime di vita non conforme alla norme sportive,
l’uso di sostanze mediche pericolose, problemi di carattere personale, ecc. Il
sovrallenamento può durare poche settimane come anche mesi. Si dovrà
alleggerire molto l'allenamento, recuperare un giusto riposo notturno, dare la
prevalenza ai cibi alcalini (frutta e legumi) per compensare la tendenza acida
del metabolismo, far uso corretto di idroterapia e massaggi.
Principali indizi del superallenamento
A LIVELLO PSICOLOGICO
|
- Scarsa concentrazione e
tendenza a distrarsi
- Poca voglia di aenarsi e di
gareggiare
ll- Umore instabile
- Irritabilità
- Abbassament dell'autostima
o- Abbattimento
- Poca determinazione
- Scarsa capacità di
autovalutarsi
|
A LIVELLO DI PRESTAZIONE
|
- Minore capacità di prtazione
es - Recuperi meno rapidi
- Minore tolleranza dei
carichi
- Peggioramento tecnico e
riaffiorarei vecchi errori
d- Minore forza (soprattutto
massima)
|
A LIVELLO FISIOLOGICO
|
- Frequenza cardiaca a riposo
piùlta
a - Variazioni di pressione
arteriosa
- Variazioni
nell'elettrocardiogramma (Onda T)
- Maggiore consumo di ossigeno
ad intensità submassimali
- Dolori muscola
ri- Perdita di peso
|
A LIVELLO BIOCHIMICO
|
- Cortisolo e catecolamine più
alte
- Minore concentrazione di
testosterone
- Minore concentrazione di
lattao in attività massimali
t- Minore resintesi del
glicogeno
- Maggiore concentrazioe di
urea
n- Mestruazioni irregolari
- Minore contenuto di calo
ci- Produzione di acidi urici
|
A LIVELLO VEGETATIVO
|
- Poco appetito (anche
anoressia ma a volte bulimia)
- Insonnia
- Percezione i fatica
sistematica
d- Mal di testa
- Nausea e disturbi
gastro-intestinali
- Senso di pesantezza
|
A LIVELLO DEL SISTEMA IMMUNITARIO
|
- Maggiore facilità di
infortuni e infezioni
- Riduzione dei linfociti
|
mercoledì 20 marzo 2013
Riposo e allenamento
La supercompensazione: è il meccanismo che fa scattare gli effetti
ricercati dall’allenamento. Quindi,
attraverso adeguati stimoli (esercizi) si tende a instaurare
l'adattamento-risposta ai carichi e allo stress, ovvero vengono a crearsi i
presupposti per resistere nel tempo a stimoli di maggiore entità I carichi
ovviamente dovranno risultare quantitativamente e qualitativamente equilibrati,
tali da scatenare quei processi biologici di adattamento che nel tempo instaurano
delle risposte allo stimolo sempre più positive e elevate. Particolare
attenzione va posta ai giusti periodi di recupero tra le varie sedute di
allenamento, è infatti in questa fase che l'organismo ricostituisce le riserve energetiche
e le possibilità funzionali "compromesse" dall'allenamento. Per
attuare il meccanismo corretto di supercompensazione è necessario che lo stimolo
allenante si ponga entro certe soglie, infatti (Tabella e Figura):
STIMOLI BLANDI E
CONTINUI
Creano un iniziale, leggero adattamento in persone non
allenate. Sono inefficaci e peggiorano la condizione fisica in atleti allenati
STIMOLI DI MEDIA
INTENSITÀ
Permettono un momentaneo mantenimento del livello di
efficienza raggiunto, libello che nel tempo enderà progressivamente a decrescere. Se lo
stimolo non subisce infatti opportuni incrementi di intensità e volume vengono
a crearsi delle vere e proprie "barriere" oltre le quali non è
possibile andare
STIMOLI ADEGUATI
NELLA INTENSITA' E VOLUME
Solo un'ottimale programmazione del numero di allenamenti e
recuperi, comporta il migliore adattamento-risposta ai carichi
STIMOLI TROPPO
ELEVATI E PERIODO DI RECUPERO INSUFFICIENTE
Peggiorano rapidamente la condizione di allenamento. In
questo caso si può andare incontro allo stato patologico di sovrallenamento
oltre a possibili traumi sugli organi e apparati eccessivamente sollecitati
lunedì 11 marzo 2013
domenica 10 marzo 2013
Aggiornamento Microciclo 1A
A conti fatti mancava qualcosa. Ecco quindi che la scheda di allenamento relativa la Microciclo 1A è stata aggiornata con degli esercizi specifici per spalle e bicipiti.
venerdì 8 marzo 2013
Microciclo 1A
Dopo avere eseguito per diverso tempo un programma abbastanza tranquillo, per abituare l'organismo ai carichi di lavoro successivi, adesso è arrivato il momento di fare sul serio. Con questa nuovo programma di allenamento, diviso su due schede "microciclo 1a" e "microciclo 1b", entriamo nel vivo dell'allenamento che ci accompagnerà fino a tutto il mese di giugno.
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