Nel nuoto infatti, come in molti altri sport, l'evoluzione delle
capacità motorie coordinative rappresenta la base da cui partire per una
buona evoluzione tecnica dell'atleta. Quanto più ricco e preciso sarà il
bagaglio di percezione sensoriale del
movimento sviluppato e tanto più fine sarà il controllo e la regolazione
del movimento che ne consegue. Lo sviluppo delle capacità coordinative è
quindi strettamente associato con la concomitante evoluzione delle
capacità senso-percettive. L'evoluzione della coordinazione può avvenire
solo attraverso una esecuzione cosciente e corretta del movimento.
E’ importante ricercare una posizione che riduca
gli attriti in acqua. In altre parole dobbiamo ricercare una grande
idrodinamicità durante tutte le fasi della nuotata, virate comprese. La riduzione
dell’attrito pesa ai fini dell’avanzamento per circa il 70%, mentre le capacità
propulsive di tecnica e sensibilità sono prossime al restante 30%. Se cercate
quindi di migliorare e nuotare più veloci, il pensiero principale sarà quello
di migliorare l’assetto in acqua, poi quello di un miglioramento tecnico, e
solo da ultimo, il miglioramento della prestazione fisica. Concentratevi su:
1) minimizzare ogni resistenza/attrito passivo
tramite un corretto allineamento,
2) massimizzare l’efficienza dei movimenti
propulsivi.
Così facendo migliorerete la vostra penetrazione idrodinamica,
concentrandovi sui cambiamenti della posizione/assetto del corpo. Eliminare
l’attrito si ottiene principalmente in 3 modi:
1) Col bilanciamento del corpo. Piedi e gambe
tendono sempre ad affondare a causa della loro stessa peculiare costituzione
fisica. Per ogni centimetro di affondamento c’è un incremento proporzionale di
attrito e costo energetico per l’avanzamento. Quindi un corpo in asse,
bilanciato ed allineato, con le gambe ed i piedi a filo dell’acqua è la
migliore posizione per rendersi idrodinamici
2) Dobbiamo allungarci. All’aumentare della
lunghezza sulla linea d’acqua, si riduce la resistenza all’avanzamento;
allungandovi dovrete ricercare di percepire tutti i segmenti corporei allineati
in un unico asse, disperatamente alla ricerca di toccare l’altro lato della
piscina. Tutto ciò va eseguito rilassati, senza perdere in fluidità ed
efficienza, senza strappare. Possiamo individuare 3 tipi di resistenza
all’avanzamento:
- attrito frontale del corpo
- attrito di scia
- attrito generato dalla superficie del corpo
Più affonderete nell’acqua, più i tre tipi di
attrito vi rallenteranno.
3) Grazie al
giusto rollio, l’acqua incontrerà meno resistenza rispetto al normale
scivolamento lungo la pancia, e questo riduce gli attriti. Concentratevi sempre
sull’allungamento ed allineamento del corpo, e fatevi osservare o riprendere
soprattutto sui fianchi; se questi sbandano durante la nuotata, c’è quasi
sicuramente un problema con la testa o con la presa.