giovedì 3 dicembre 2015

Aumenta la resistenza!

La regola, fondamentalmente, è una sola: correre piano, il più a lungo possibile, lavorando sulla quantità dell’allenamento anziché sulla qualità. Dare il tempo al nostro corpo di riposare e poi ricominciare aggiungendo un po’ di distanza in più. Il nostro fisico ha bisogno di adattarsi allo sforzo, sia sul piano muscolare che cardiaco. Questo avviene soltanto con l’allenamento continuo, in costante progressione di distanza. Soprattutto se sei un principiante, in attesa di affrontare la distanza acquisisci un’autonomia di 15 chilometri. Ogni settimana incrementiamo la distanza del lungo del 10%. Corri almeno 3 volte alla settimana, 4 sarebbe meglio. Rispetta i giorni di riposo. Come indicatore del ritmo da tenere durante i vari allenamenti t’invito a utilizzare la respirazione. Durante il medio (dai 6 ai 12 chilometri, secondo il tuo livello e il momento della preparazione) la respirazione dovrà essere leggermente impegnata, ovvero dovrai essere in grado di parlare ma con una certa difficoltà. Durante il progressivo (dai 9 ai 12 chilometri) dovrai passare dalla respirazione facile  a quella leggermente impegnata , fino a quella impegnata. Infine, nel lento (dai 12 ai 18 chilometri) il ritmo sarà con una respirazione facile, tale da consentirti di parlare con facilità.La distanza superiore ti darà la forza, anche mentale, per arrivare al traguardo. Se sei un runner più navigato, la “tenuta”, ovvero la capacità di tenere elevato il ritmo per tutti i 10 chilometri, te la daranno gli allenamenti per lo sviluppo di quella che io chiamo “resistenza specifica”, quindi il medio, il progressivo e il lento. Oltre alla resistenza specifica dovrai sviluppare anche la “resistenza generale” con gli allenamenti di cross training, quindi andando in bici, nuotando, pattinando, camminando. Non pensare di poter fare a meno di sviluppare la resistenza specifica e quella generale: senza queste due qualità faresti poca strada

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