Oggi vi parlerò di una
manifestazione sportiva che si volge a livello globale e a cui ho il piacere di
partecipare. L’evento si chiama GCC (Global Corporate Challenge) ed è rivolta a
tutti i dipendenti delle più grandi multinazionali del pianeta ed ha la durata
di 16 settimane. Lavorando ormai da 2 anni in una importantissima
multinazionale farmaceutica sono venuto a conoscenza, la scorsa settimana, di
questa particolare e singolare manifestazione sportiva e, dopo aver fatto
richiesta di partecipazione, sono stato selezionato in una delle squadre della
mia azienda. I partecipanti (35.000 in tutto il mondo) verranno divisi in
squadre di sette persone ed ogni atleta sarà munito di un accelerometro 3D in
grado di registrare dettagliatamente la propria attività sportiva. Nel corso
delle 16 settimane i progressi delle 4 attività sportive principali
(passeggiata, corsa, nuoto, bici) verranno convertite in kilometri e sommati di
volta in volta ai risultati precedenti. Si tratta di un lungo viaggio virtuale
lungo 16 settimane che vedrà vincititrice una sola squadra in tutto il mondo. Il
GCC inizierà il 23 maggio 2013.
venerdì 26 aprile 2013
martedì 23 aprile 2013
Super Allenamento e BIIO
Il termine BREVE invece indica il tempo ottimale
per svolgere un’ottimale seduta di allenamento che dovrà attestarsi tra non
meno di 45 minuti e non più di 90.
Avendo a disposizione solo un ora e mezzo, è chiaro che il nostro allenamento
dovrà essere molto INTENSO, quindi
con pochi e pesanti esercizi multi
articolari in grado di sfinire completamente le fibre muscolari. Infine il
termine ORGANIZZATO servirà ad
alternare momenti di fortissimo stress e carico a momenti di allenamento più
leggeri e di scarico; sottoponendo le fibre muscolari al massimo a due
intensissime settimane di carico con una successiva settimana di scarico,
ovvero il 2:1.Appurati i 4 punti del BIIO appare evidente che la periodizzazione ABAB, con 4 sedute settimanali, adottata fino ad oggi, risulta superata dato che non rispecchia le indicazioni del sistema BIIO, occorre quindi passare ad una periodizzazione ABC che non solo rispecchia la pratica BIIO ma anche la periodizzazione indicata nel post precedente.
lunedì 22 aprile 2013
Programmazione Super Allenamento
Come avrete capito dai miei
diversi articoli, il mio metodo di allenamento non prevede un’unica pratica
sportiva, bensì una combinazione precisa di diversi sport che vanno dalla
palestra, al nuoto, al ciclismo e con la bella stagione anche il trekking. Di
tutte queste pratiche, quella che ho più trascurato è sicuramente il ciclismo
su strada, a causa del brutto incidente che ho subito nel mese di ottobre e di
cui sconto ancora le conseguenze. In attesa di poter tornare in bici, ho sostituito
la bicicletta con un’altra pratica: il trekking. Così facendo oltre al
potenziamento in palestra ed ai kilometri spesi in vasca, ecco che anche la
pratica del trekking entra nel roster delle mie pratiche sportive volte al
raggiungimento ottimale dello stato di forma. Ho deciso di inserire questa
attività per due motivi: praticare un esercizio a basso stress e di tipo aerobico,
in grado di contrapporsi alle enormi ondate di stress che il potenziamento con
i pesi provoca e trovare uno sport in grado di portarmi a contatto con la
natura.
L’obbiettivo principale è quello
di riuscire a programmare un ciclo di allenamenti, che chiamerò super
allenamento, di 4 settimane in grado di comprendere palestra/nuoto/bici/trekking/riposo;
senza ovviamente trascurare gli aspetti sociali e lavorativi a cui tutti noi
teniamo. Calendarizzare un ciclo di super allenamento del genere non è certo
facile. Prendete ad esempio la programmazione di un body builder che si allena
di norma 3 volte a settimana: lunedì – mercoledì – venerdì e combinatela con
quella di un nuotatore Master che si allena 4 volte a settimana: lunedì –
martedì – giovedì – venerdì. Con solo queste due attività, così come ve le ho
proposte, o sfruttiamo tutti i giorni della settimana compresi il sabato e la
domenica, oppure dovremmo procedere a sedute doppie di allenamento con carichi
di stress e fatica notevoli in modo da non perdere nemmeno una seduta. Occorre quindi
darci delle priorità e su queste programmare l’allenamento, infatti, dato che
non pratico sport agonistico non ho esigenze di allenamento particolari, quindi
invece di allenarmi 4 volte alla settimana in vasca, posso tranquillamente
ridurre le sedute di nuoto da 4 a 2, privilegiando il lavoro in palestra. Quindi
3 sedute di palestra e 2 di nuoto, innestandoci almeno due uscite di trekking.
Questa potrebbe essere una buona
soluzione anche se le due sessioni di nuoto si sovrappongono alle due sedute di
palestra, generando in questo modo l’elevato carico di stress. Adotterò questa
programmazione da lunedì 29 maggio e vi farò sapere.
venerdì 19 aprile 2013
Esercizi addominali 2
SIT-UP
Negli ultimi anni,
specialmente con la diffusione degli esercizi a terra nelle sale di aerobica si è diffusa l'idea che i sit-up, cioè la flessione
del busto in avanti sia più dannosa e meno vantaggiosa dei crunch, cioè delle
semplici contrazioni del busto. In realtà, con i dovuti accorgimenti,
quest'antico movimento si può rivelare ancora tra i più efficaci esercizi per
l'addome, forse anche più del tanto decantato crunch. Questo perché il situp,
coivolgendo anche altri muscoli sinergici, permette un eventuale maggior carico
aggiuntivo, con conseguente maggior pressione e incremento muscolare. Le
critiche dovute al fatto che tale esercizio potrebbe esercitare una eccessiva
pressione nelle ultime vertebre della colonna vertebrale sono infondate, in
quanto tale situazione non avviene se il busto non supera i 45° dal pavimento.
Esecuzione: a terra, sdraiati sul dorso, mettere le
gambe ben piegate all'altezza delle ginocchia, con i piedi fissati o liberi.
Le braccia si devono posizionare lungo il corpo, sul petto o vicino alla testa
a seconda della resistenza che si vuole dare all'esercizio. Se la resistenza è
massima, cioè con le mani vicino alla testa, fare attenzione a non incrociare
le mani dietro la nuca, in quanto (specialmente i principianti) si tende a
comprimere il collo durante esercizio e non è molto corretto. Le mani in questo
caso devono andare, con i gomiti piegati, in direzione delle orecchie. A questo
punto inspirare, sollevarsi con il tronco fino a raggiungere i 35-45 gradi dal
pavimento, rimanere un istante in contrazione isometrica (cioè fermi), espirare
e tornare indietro. Riposarsi un attimo nella posizione iniziale e ripartire.
In caso di peso aggiuntivo, in molti casi indispensabile per ottenere uno
sviluppo in spessore del retto addominale, il manubrio o il disco deve essere
posizionato nella parte alta del torace, per ottenere un effetto leva, e non,
come molti fanno, sopra il ventre. In questo modo essendo il carico vicino al
fulcro (la sinfisi pubica) praticamente è come se non ci fosse per niente!
CRUNCH ALLA SBARRA
Esecuzione: appendersi
alla sbarra, da una altezza tale da non toccare per terra, magari utilizzando
il trucchetto delle mani, una prona e l'altra supina, per evitare l'ondeggiamento.
A questo punto inspirare e sollevare il gruppo bacino-gambe avendo cura di
tenere le gambe leggermente piegate. Arrivare al punto in cui le gambe formano
una L con il corpo, provare a stare fermi in contrazione isometrica in questa
posizione (è molto duro), poi rilassarsi e ritornare lentamente nella posizione
iniziale. Non andate troppo in alto e abbiate cura di non tenere le gambe
dritte, in modo da non far lavorare troppo i muscoli dell'anca.
CRUNCH A LIBRETTO
Secondo l'elettromiografia,
questo sarebbe l'unico esercizio in grado di coinvolgere in modo importante
sia la fascia alta sia quella bassa del retto addominale. In effetti il
movimento è l'unico che richiede l'avvicinamento del bacino al torace che viceversa.
Anche questo non è di facile esecuzione (anche se non come quello alla sbarra)
ed è quindi riservato agli atleti avanzati
Esecuzione: posizionarsi sopra una normale panca
regolabile in posizione orizzontale. Sedersi e prepararsi a usare le braccia come
un ideale contrappeso per il bilanciamento. A questo punto inspirare, piegare
leggermente le gambe e avvicinare contemponearamente busto e gambe verso un
ideale punto centrale di incontro. Espirare e ritornare nella posizione di
partenza e ripetere.
Esercizi complementari
CRUNCH
Esercizio
di buon valore, ma decisamente sopravvalutato a causa della diffusa tendenza al
terrore delle ormai innumerevoli linee guida che imperversano nelle sale di
aerobica. Sembra ormai che tutto faccia male, squat, stacco, sit-up e chissà
cos'altro nel futuro. Sicuramente i loro esercizi saranno molto sicuri, ma il
livello di efficacia, andando avanti così, sarà molto presto vicino allo zero.
Comunque il crunch è un ottimo esercizio in caso di soggetti con problemi alla
schiena in quanto non sottopone a stress i flessori dell'anca (che hanno rapporti
con le ultime vertebre lombari).
Esecuzione: la
posizione di partenza è la stessa del sit-up eccetto per il fatto che la flessione
del tronco in avanti è limitata ai 15-20° (anche se poi il retto addominale, a
seconda della flessibilità, si accorcia anche di 30-45°), permettendo di
sollevare così soprattutto testa e spalle.
CRUNCH INVERSO
Ottimo esercizio per diversificare
il lavoro addominale, visto che alla lunga fare sempre il sit-up o il crunch
senza peso potrebbe annoiare. L'elettromiografia ha messo in evidenza il fatto
che tale esercizio può maggiormente coinvolgere la parte inferiore dell'addome.
Tuttavia non considererei la cosa decisiva, in quanto non ci può illudere che
il crunch inverso possa eliminare il grasso sovrastante, in quanto come già
detto, solo la dieta e/o l'attività aerobica possono farlo. La differenza di
intervento tra la parte alta o bassa degli addominali a seconda degli esercizi,
può avere una certa importanza nella pratica atletica, ma solo a livello
accademico nel body building.
Esecuzione: sdraiarsi
sul dorso, tenere le braccia lungo il corpo facendo attenzione a tenere il
palmo delle mani verso il basso. Sollevare le gambe assieme al bacino fino a
portare le cosce nella posizione di partenza, cioè in orizzontale. A questo
punto inspirate e sollevate ancora le gambe assieme al bacino facendo
attenzione a fare questo movimento in modo univoco, pensando alle cosce come un
peso aggiuntivo e non come oggetto di movimento. Arrivate fino al punto in cui
le anche non abbiano più un punto di appoggio sul terreno, avendo sempre cura
di tenere le gambe ben chiuse e di spingere le mani verso il basso per aiutare
l'operazione. La fase finale dovrebbe vedere le ginocchia vicine al torace,
con testa e spalle rilassate, poi un attimo di sosta e ritornare nella
posizione iniziale espirando. Fermarsi un secondo e ripartire.
giovedì 18 aprile 2013
Esercizi addominali
In medicina è ormai
note la pericolosità del grasso
addominale. Mentre l’adipe femminile localizzato su fianchi e cosce, non
rappresenta un serio pericolo per la salute, quello maschile, e circoscritto
alla sede addominale, è un vero killer, in quanto la sua presenza accresce le
probabilità che si possano sviluppare patologie cardiache, vascolari o
metaboliche. Ecco alcuni esercizi per rimettersi in forma.
Ginocchia al petto Muscoli in azione: addominali bassi. Posizione di partenza: sdraiatevi, braccia distese lungo i fianchi.
Gamba destra flessa in alto, sinistra piegata. Sollevate la punta del piede.
Movimento: espirando, avvicinate il ginocchio destro al petto. Inspirando al ritorno. Al termine, eseguite con l'altra gamba.Nel ritorno non portate la gamba al suolo:
potreste inarcare la schiena. una pompa per l'acqua.
Gomiti al ginocchio:Muscoli in azione:
addominali alti e obliqui. Posizione di partenza: sdraiatevi, mano sinistra dietro la nuca, gomito in fuori, braccio destro
disteso all'altezza della spalla. Punta dei piedi sollevata. Movimento:espirando avvicinate la spalla sinistra al ginocchio destro. Inspirate nel ritorno. Al termine, eseguite dalla
parte opposta. Attenzione a: schiena aderente al suolo. Non operate alcuna
pressione sulla nuca con la mano. Concentrazione: durante la torsione del busto immaginate di allontanare un oggetto con la spalla.
Sollevare capo e spalle: Muscoli in azione: addominali
alti. Posizione di partenza: sdraiatevi, gambe piegate e aperte alla larghezza
del bacino, braccia distese lungo i fianchi. Punta dei piedi sollevata.
Movimento: espirando, sollevate il capo e le spalle. Inspirate nel ritorno.
Attenzione a non sollevare il busto oltre le scapole. Mantenete la schiena
aderente al suolo. Concentrazione: immaginate i vostri addominali come se fossero
una spugna da strizzare e poi rilasciare.
Sollevare capo-spalle:Muscoli in azione:
retto dell'addome. Addonainali alti. Posizione di partenza: posate
una dopo l'altra le gambe unite sulla
sedia in modo da formare un angolo di 90 gradi tra le cosce e il busto, piedi a martello.
Mani dietro la nuca, gomiti in fuori. Movimento: espirando sollevate un po' il capo e le spalle. Inspirate nel ritorno. Attenzione a: tenete
la schiena aderente al suolo. Non
sollevate le spalle oltre le scapole. Concentrazione: immaginate che i vostri muscoli addominali siano ma spugna da
strizzare e poi rilasciare.
Muscoli in azione: retto
dell'addome e obliqui. Posizione di partenza: posate una dopo l'altra le gambe
unite sulla sedia in modo da formare un angolo di 90 gradi tra le cosce e il
busto, piedi a martello. Mani dietro la nuca, gomiti in fuori. Movimento:
espirando, avvicinate la spalla sinistra al ginocchio destro. Gomito destro
aderente al suolo. Inspirate nel ritorno. Al termine delle ripetizioni eseguite
il tutto dalla parte opposta. Attenzione a: non intrecciate le dita delle mani:
potreste creare tensione al collo. Mantenete sempre un gomito a terra.
Concentrazione: durante la torsione del busto, immaginate di voler allontanare
un oggetto con la spalla.
Ginocchia
al petto Muscoli
in azione: addominali bassi. Posizione di partenza: posate una dopo l'altra le
gambe unite sulla sedia in modo da formare un angolo di 90 gradi tra le cosce e
il busto, piedi a martello. Mani dietro la nuca, gomiti in fuori. Movimento:
espirando, sollevate leggermente il capo e le spalle e allo stesso tempo
avvicinate le ginocchia al petto. I glutei rimangono al suolo. Inspirate nel
ritorno. Attenzione a: non alzate il busto oltre la linea delle scapole.
Assicuratevi che la zona bassa della schiena, ovvero quella lombare sia sempre
aderente al suolo. Concentrazione: immaginate come se voleste chiudervi in un
dolce abbraccio
venerdì 12 aprile 2013
La ripresa dopo un lungo stop
Finalmente è arrivato l’ 11
aprile, data nella quale mi hanno tolto i punti di sutura legati al piccolo
intervento dermatologico legato alla prevenzione del Melanoma. A dirla tutta
non mi hanno mai dato fastidio e volendo avrei potuto continuare con la normale
attività fisica, senza perdere 15 giorni di allenamento e rischiando di
compromettere lo stato di forma. Non potendomi allenare quindi, la mia preoccupazione
maggiore è stata quella di contenere il peso curando in modo particolare l’alimentazione,
cosa non facile visto il grande appetito registrato nei primi giorni di
allenamento. Adesso però è il momento di riprendere ad allenarsi e lo farò riprendendo
le schede che avevo utilizzato durante l’ultimo periodo di allenamento. Utilizzerò
i due giorni successivi all’asportazione dei punti di sutura per permettere un completo
reintegro della ferita per poi sfruttare il week and per riavvicinarmi alla pratica
sportiva, magari praticando un po’ di trekking. Detto questo si riparte!
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