Dopo aver dato una
periodizzazione al piano di allenamento, occorre prendere confidenza con la
programmazione vera e propria, iniziando dall’analisi attenta dell’allenamento
in palestra. Partiamo dal metodo. Ci sono diverse teorie e pratiche utilizzate
da tempo e una delle più affidabili e garantite è il metodo BIIO, acronimo di
breve-infrequente-intenso-organizzato. Partiamo dal termine INFREQUENTE: ovvero allenare lo stesso
gruppo muscolare non prima che siano passati 7 giorni dal suo ultimo allenamento per dare ai tessuti muscolari
il tempo di rigenerare le proprie fibre, le quali necessitano non meno di 6
giorni di riposo per attuare la supercompensazione.


Il termine
BREVE invece indica il tempo ottimale
per svolgere un’ottimale seduta di allenamento che dovrà attestarsi tra non
meno di
45 minuti e non più di 90.
Avendo a disposizione solo un ora e mezzo, è chiaro che il nostro allenamento
dovrà essere molto
INTENSO, quindi
con
pochi e pesanti esercizi multi
articolari in grado di sfinire completamente le fibre muscolari. Infine il
termine
ORGANIZZATO servirà ad
alternare momenti di fortissimo stress e carico a momenti di allenamento più
leggeri e di scarico; sottoponendo le fibre muscolari al massimo a due
intensissime settimane di carico con una successiva settimana di scarico,
ovvero il
2:1.Appurati i 4 punti del BIIO appare evidente che la periodizzazione ABAB, con 4 sedute settimanali, adottata fino ad oggi, risulta superata dato che non rispecchia le indicazioni del sistema BIIO, occorre quindi passare ad una periodizzazione ABC che non solo rispecchia la pratica BIIO ma anche la periodizzazione indicata nel post precedente.
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