Sfatiamo ogni dubbio: io e la corsa siamo due mondi completamente distanti. Non ho mai corso e mi sono ritrovato a farlo a 30 anni durando una fatica pazzesca. Il giorno più duro è il primo, poi man mano che il tempo passa la fatica e lo stress mentale lasciano il posto a rari e fugaci momenti di divertimento, l'importante è tenere duro, trovare sempre nuovi stimoli e porsi dei traguardi. Correre non è divertente come andare in bici o piacevole come nuotare: la corsa è pura fatica, sudore, caldo e dolore alle gambe il giorno dopo. Quindi vi lascio immaginare. Quando si corre la sfida non la si fa con il cronometro o con la strada, ma con noi stessi e i nostri limiti. Come per ogni cosa anche nella corsa l'approccio è fondamentale: occorre correre con cautela e andare per gradi. Questo è quello che ho fatto io:
- prima uscita: 3 km
- seconda uscita: 5 km
- terza uscita: 6 km
- quarta uscita: 6 km
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