La maggior parte delle
persone iniziano ad allenarsi per delle gare di triathlon,
allenandosi sulla distanza della corsa, della bici o della frazione a
nuoto, semplicemente aumentando il tempo e la distanza della singola
frazione. In questo modo si notano dei rapidi miglioramenti iniziali,
visibili anche nella velocità sulle lunghe distanze. Questo metodo
di allenamento va bene fin quando il nostro obiettivo sarà solo
quello di portare a termine le gare, senza preoccuparsi della
performance. Cambiando l'approccio alle gare, affrontandole come dei
veri atleti attenti anche alla performance, occorre aggiungere del
lavoro specifico mirato alla velocità sulle distanze brevi.
Utilizzando questi due sistemi in modo sinergico, l'atleta arriverà
sicuramente ad un livellamento delle proprie performance senza notare
nuovi miglioramenti anche all'aumentare delle sessioni allenanti.
Per ovviare a questo problema occorre spezzare la routin allenante,
utilizzando i pesi all'interno del nostro allenamento settimanale.
Quando l'atleta incrementa la propria forza per un movimento di
locomozione, mantenendo inalterate tutte le altre condizioni,
fornisce la base per andare più veloce. Questa considerazione si
evidenzia quando l'atleta riesce a rafforzare i propri muscoli in
relazione al movimento. Se i muscoli che generano movimento diventano
più forti, allora il movimento stesso diventa più facile da
eseguire: di conseguenza l'atleta potrà ripeterlo più volte prima
di stancarsi, oppure potrà eseguirlo ad una velocità più elevata.
Per fare questo occorre abbattere la convinzione, ormai superata, che
la sala pesi nel triahtlon sia deficitaria per la performance.
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