Attraversare per la seconda volta
il tratto di spiaggia, che porta alla zona cambio, è stato davvero molto duro,
per fortuna le fatiche sono state alleviate dalle centinaia di spettatori che
ci hanno incoraggiato. Attraversato il breve tratto di spiaggia mi sono diretto
verso la prima zona cambio, situata sulla passeggiata antistante il bagno
Somalia. Passate le docce e le piscine, sono entrato nella tenda cambio dopo aver
preso sacca con l’occorrente per la frazione in bici. Essendo questa la prima
volta che praticavo una disciplina multi sport non avevo la minima idea di come
si affrontasse un cambio. Così completamente digiuno di qualsiasi astuzia e
tecnica mi sono tolto la muta indossando il body e tutto l’occorrente per la
frazione in bici. Correndo verso la mia bici, con le scarpette ben allacciate
ed il casco in testa, prendo la bici e finito il tratto a piedi salgo in sella
ed inizio a pedalare. Le strade chiuse la traffico, almeno temporaneamente, e l’ottima
segnaletica rendono facilissimo seguire il precorso della frazione bike. I primi
7 km sono tutti i piano e costeggiano la costa lasciandoci sulla sinistra la
spiaggia in direzione Puntala. Passata la prima piccola salitella a quota 100 m
s.l.m, si gira a destra per Tirli: la salita più dura e lunga di tutta la
frazione. Appena montato in bici, data la mia scarsa preparazione, ho subito
iniziato a perdere posizioni fino a ritrovarmi ultimo sui tornanti che portano
a Tirli. Salgo con difficoltà e con una velocità bassissima fino alla zona
rifornimento, allestita esattamente al termine della salita di Tirli a quota
470 m s.l.m.. Presi i Sali mi lancio a rotta di collo giù per la discesa che mi
riporterà a Castiglione: una bella discesa con tratti prevalentemente tecnici e
dal buon fondo. Finita la discesa vedo dopo diversi minuti un atleta davanti a
me, segno che qual cosina ho recuperato in discesa. Le gambe scoppiano e il
dolore al soprasella diventa in alcuni tratti insopportabile lungo i 10 km in
piano che portano alla seconda salita dura del circuito: la Salita della
Capannina. Lunga soltanto 1.5 km è decisamente più corta di quella di Tirli che
con i sui 6 km è stata lo spauracchio di tutto il gruppo. La salita della
Capannina è breve ma intensa, tocca punti con pendenza del 17%. Ancora una
volta finita la salita trovo il ristoro con acqua, sali e barrette energetiche.
La discesa che riporta al bagno Somalia è ripidissima, difficile e piena di
curve secche che spezzano le braccia e fanno stridere i freni. Questo per me
sarà l’ultimo tratto di corsa, durato 45 km anziche 90 km, dato che non avevo
più energie per proseguire la corsa e nemmeno più tempo per rientrare nel
cancello delle 5 ore dalla partenza della manifestazione. Così mestamente ma
contento della bella giornata passata mi reco verso i giudici di gara per
ritirarmi. Recupero tutto il materiale, torno in albergo e concludo la giornata
in un bel ristorantino di Castiglione con un pranzo a base di pesce!
Nessun commento:
Posta un commento