sabato 15 agosto 2015

Dialogo interiore

Nello sport ma anche nella vita è molto più utile ascoltare se stessi che gli altri per affrontare al meglio le difficoltà, gli ostacoli o i momenti difficili. Spesso e volentieri ascoltare la nostra mente e il nostro corpo, riuscendo a dialogare con essi, può servirci a trovare la giusta motivazione per superare un duro allenamento o per svolgere in modo ottimale la nostra gara. Questa particolare abitudine è definita come dialogo interiore. In alcuni casi, infatti, quello che pensiamo, esce o si materializza in momenti di grande stress. Si pensi ad esempio ad una normale persona che, durante un corso di sopravvivenza, sia costretta a calarsi da una rupe in cordata mentre ripete incessantemente nella propria mante la frase “non ce la posso fare”. Ovviamente il soggetto in questione non si renderà minimamente conto del contesto che lo circonda ma si concentrerà solo sull’ostacolo da superare; il soggetto non percepirà di trovarsi  in un ambiente controllato, dove innumerevoli istruttori  lo monitorano costantemente mentre è perfettamente imbrigliato a delle funi di sicurezza. Non considererà nemmeno minimamente questi dettagli dato che la sua attenzione sarà focalizzata solo sullo stress e la paura di scendere la rupe. In poche parole ha perso la consapevolezza dei suoi mezzi e delle sue possibilità, dato che non avendo niente da temere sarebbe perfettamente in grado di superare la prova senza difficoltà. Come unico risultato la persona coinvolta si auto convincerà di non riuscirci ed abbandonerà la prova. Ovviamente questo è un esempio di un cattivo dialogo interiore che, come abbiamo visto limita l’atleta nel superamento di alcuni ostacoli. Con questo esempio possiamo capire quanto il dialogo interiore possa influire sulle proprie convinzioni, arrivando a bloccare l’atleta di fronte a grandi momenti di stress. Questo semplice esempio può essere riportato anche nel triathlon dove per esempio il dolore da allenamento, l’ansia associata ad una determinata situazione o la fatica che subentra dopo una estenuante gara, possono abbattere le nostre convinzioni se il dialogo interiore risulta essere negativo. Ecco allora che ogni atleta dovrà prevenire questi momenti e costruirsi un apparato di convinzioni razionali, basate ad esempio sulle informazioni scientifiche, e irrazionali fondate sulla propria esperienza o su quella di altri. Un buon sistema potrebbe essere quello di accumulare esperienza integrandola con appropriate conoscenze scientifiche, in modo da poter utilizzare un dialogo interiore positivo con frasi specifiche, realistiche e motivanti, al fine di portare a termine la prova in modo efficace e positivo.

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