venerdì 25 luglio 2014

La tattica 2

Se vi trovate ad attaccare a distanza un avversario, prendete del tempo per osservare se ha un respiro affannoso o rilassato, se la sua forma è in calo o in crescita, quante volte in salita si alza sui pedali e soprattutto cercate di individuare quali sono i punti di forza e le debolezze del vostro avversario. Considerate sempre a che punto della gara vi trovate e sfruttate il tempo che avete per studiare l'avversario. Successivamente dovrete considerare il livello di sforzo, cercando di capire se lo sforzo per l'attacco sarà identico o addirittura superiore al vostro ritmo di gara o alla vostra soglia di lattato: in questo caso abbandonate l'idea di attaccare e restate a ruota. L'attacco vero e proprio avverrà a circa 3-4 lunghezze bici, dal vostro avversario, facendo attenzione a non incorrere in una sanzione in quelle gara definite no-draft. Scegliete sempre una parte del percorso favorevole alle vostre capacità, ricordandovi che nelle gare ufficiali avrete solo solo 15 secondi per passare. Ricordatevi sempre di non sprintare davanti all'avversario, cercando di mantenere un ritmo costante osservando la reazione, dato che ogni atleta sorpassato cercherà di darvi la caccia almeno per alcuni km. Se il vostro avversario rimane attaccato alla ruota per molto tempo, probabilmente vi sta facendo lavorare a suo vantaggio, in questo caso rallentate nuovamente il ritmo fino a che non si passerà di nuovo. Ancora una volta, osservare quanta energia stanno consumando e ripetere il processo e provando ad aprire un varco più grande al prossimo attacco. Ricordatevi di attaccare sempre dove siete più forti e dove il vostro avversario è più debole.  

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