La corsa è uno sport che può
essere praticato anche in condizioni climatiche difficili o estreme. Questo è
uno dei motivi che rendono la corsa uno sport affascinate ed attraente. Anche
se le giornate sono più corte ed il clima è decisamente ostile per un runner,
durante la stagione invernale dobbiamo cercare di mettere in campo le giuste
strategie per non diminuire (o peggio, sospendere) le nostre sessioni di corsa.
Correre con temperature più basse crea
dei disagi al nostro organismo soprattutto nella fase iniziale
dell'allenamento. E' ovvio che c'è chi è più sensibile al freddo e chi invece
riesce a sopportarlo con tranquillità , anzi a volte cerca insistentemente le
giornate fredde per allenarsi. Un leggero strato di grasso sottocutaneo
consente di sopportare meglio le basse temperature. I corridori in genere tendono,
giustamente, ad essere più magri possibile. Troppo grasso creerebbe
altri problemi, in relazione alla corsa, un piccolissimo strato di grasso
proteggerà gli organi interni. Con il passare degli anni la tolleranza
al freddo diminuisce, quindi meglio tenere presente questo non trascurabile
particolare. E' da fare una distinzione tra correre con una temperatura
che oscilla dai 7 ai 12° e correre con temperatura dai 5° in giù anche sotto
0°. Per quanto concerne il primo caso dopo una buona fase di riscaldamento tutto entra nella normalità e si corre
tranquillamente senza nessun disagio in particolare, mentre nel secondo caso,
quando le temperature sono al di sotto di 5° e intorno allo 0 i disagi sono
maggiori e anche un buon riscaldamento non risolve il problema. La bassa temperatura
esterna fa arrivare meno sangue verso la superficie cutanea per trattenerlo
all'interno dell'organismo. Possono essere avvertiti i brividi:
contrazioni muscolari sincrone ed involontarie, che hanno lo scopo di aumentare
il calore corporeo. In un ambiente freddo, inoltre, può comparire il
fenomeno della "pelle d'oca" o "orripilazione"
che consiste nell'erezione della cute e dei peli, per limitare la superficie di
scambio calorico tra corpo ed esterno. Quando si corre in condizioni di
freddo anche non estremo, talvolta, si ha l'impressione che "i polmoni si congelino": l'aria viene infatti
"condizionata" durante il suo tragitto verso i polmoni, nelle vie
aeree superiori. L'aria fredda che entra nell'organismo attraverso la
respirazione, è riscaldata fino a raggiungere valori solo del 2-3% inferiori
rispetto a alla temperatura corporea. Tale riscaldamento avviene appena
l'aria inspirata ha raggiunto la profondità di 9 cm dentro la cavità nasale,
non solo, ma l'aria riceve dalle vie respiratorie anche vapore acqueo. Quando
si espira, parte del calore e dell'umidità è rilasciata alla mucosa che ricopre
le vie respiratorie. Questo è il motivo per cui durante allenamenti o
gare prolungate eseguite in ambiente freddo si può andare incontro ad irritazione
della gola. Ecco alcuni consigli per le nostre sedute di allenamento
invernali:
- Il freddo è consigliabile non affrontarlo subito correndo, è molto utile riscaldarsi prima in ambiente temperato. È preferibile eseguire esercizi di mobilizzazione generale, un po' di corsetta sul posto ed anche qualche esercizio di stretching prima di affrontare la corsa in ambiente freddo. Alla fine della corsa è saggio andare subito al caldo.
- Pensando a quanti si allenano di notte e poi si fermano a fare stretching prima di salire in macchina, a costoro va detto di non restare a prendere del freddo inutilmente, ma di andare, prima possibile, in un luogo asciutto, cambiarsi e dopo fare stretching.
- Quando è freddo è sconsigliabile eseguire allenamenti con accelerazioni e rallentamenti . Il Fartlek o le prove ripetute, per intenderci, sono da evitare proprio perché durante la corsa ad andatura più lenta il sudore può ristagnare a contatto con il corpo, creando condizioni ideali affinché avvengano malattie da raffreddamento. È preferibile rinviare l'esecuzione di questo tipo di allenamenti a quando la temperatura sarà meno rigida.
- Durante i mesi " freddi ", per allenarsi, è preferibile scegliere le ore più calde della giornata , quelle a cavallo dell'ora di pranzo. Se il tempo è veramente inclemente, è meglio lasciar perdere, non allenatevi! Un giorno o due di mancato allenamento non influenzeranno negativamente l'esito delle prestazioni future.
- Un fattore importante da tenere in considerazione è quello di scegliere un capo che rimanga piuttosto aderente al nostro corpo, in modo da diminuire la quantita di aria tra la pelle ed il tessuto. Da evitare assolutamente il cotone, che assorbe il sudore e si raffredda rapidamente, dandoci la spiacevole sensazione di correre con uno straccio bagnato (e freddo) addosso.
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