giovedì 12 novembre 2015

Correre al mattino

Il mattino ha l’oro in bocca. Correre di mattina presto è bellissimo: accelera il metabolismo, fa bruciare meglio le calorie e migliora l’umore. Spesso però non è così facile saltare giù dal letto dopo aver dormito 6/7 ore. La cosa più difficile infatti è  risvegliare il corpo dal torpore del sonno. Un metodo naturale e semplicissimo è quello di dormire con le finestre aperte, in modo da far entrare la luce anticipando il risveglio. Non è solo perché la luce disturba il sonno: la luce riattiva il cervello ed è percepita anche a palpebre chiuse. Durante la notte il nostro organismo consuma poco, quindi non è sbagliato correre con lo stomaco vuoto. Persino i maratoneti corrono abitualmente a digiuno per il semplice fatto che durante la notte si perdono solo poche centinaia di calorie, corrispondenti a circa 7-8  km di “autonomia”; poiché un soggetto mediamente allenato ha scorte  per almeno 25 km, è chiaro che avere il serbatoio un po’ vuoto non può fare la differenza. Uno studio recentemente pubblicato su The British Journal of Sports Medicine consigliava di non correre al mattino per l’elevato valore di cortisolo e catecolamine, gli ormoni dello stress, già naturalmente alti alla mattina presto. In realtà, la corsa lenta non alza questi livelli che sono tipici dello stress. Infine, durante le uscite mattutine è bene evitare lavori di potenze, come ripetute, scatti o allunghi, meglio fare del fondo lungo.

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