Nello sport ma anche nella vita è
molto più utile ascoltare se stessi che gli altri per affrontare al meglio le
difficoltà, gli ostacoli o i momenti difficili. Spesso e volentieri ascoltare
la nostra mente e il nostro corpo, riuscendo a dialogare con essi, può servirci
a trovare la giusta motivazione per superare un duro allenamento o per svolgere
in modo ottimale la nostra gara. Questa particolare abitudine è definita come
dialogo interiore. In alcuni casi, infatti, quello che pensiamo, esce o si
materializza in momenti di grande stress. Si pensi ad esempio ad una normale
persona che, durante un corso di sopravvivenza, sia costretta a calarsi da una
rupe in cordata mentre ripete incessantemente nella propria mante la frase “non
ce la posso fare”. Ovviamente il soggetto in questione non si renderà
minimamente conto del contesto che lo circonda ma si concentrerà solo
sull’ostacolo da superare; il soggetto non percepirà di trovarsi in un ambiente controllato, dove innumerevoli
istruttori lo monitorano costantemente
mentre è perfettamente imbrigliato a delle funi di sicurezza. Non considererà
nemmeno minimamente questi dettagli dato che la sua attenzione sarà focalizzata
solo sullo stress e la paura di scendere la rupe. In poche parole ha perso la
consapevolezza dei suoi mezzi e delle sue possibilità, dato che non avendo
niente da temere sarebbe perfettamente in grado di superare la prova senza
difficoltà. Come unico risultato la persona coinvolta si auto convincerà di non
riuscirci ed abbandonerà la prova. Ovviamente questo è un esempio di un cattivo
dialogo interiore che, come abbiamo visto limita l’atleta nel superamento di
alcuni ostacoli. Con questo esempio possiamo capire quanto il dialogo interiore
possa influire sulle proprie convinzioni, arrivando a bloccare l’atleta di
fronte a grandi momenti di stress. Questo semplice esempio può essere riportato
anche nel triathlon dove per esempio il dolore da allenamento, l’ansia
associata ad una determinata situazione o la fatica che subentra dopo una
estenuante gara, possono abbattere le nostre convinzioni se il dialogo
interiore risulta essere negativo. Ecco allora che ogni atleta dovrà prevenire
questi momenti e costruirsi un apparato di convinzioni razionali, basate ad
esempio sulle informazioni scientifiche, e irrazionali fondate sulla propria
esperienza o su quella di altri. Un buon sistema potrebbe essere quello di
accumulare esperienza integrandola con appropriate conoscenze scientifiche, in
modo da poter utilizzare un dialogo interiore positivo con frasi specifiche,
realistiche e motivanti, al fine di portare a termine la prova in modo efficace
e positivo.
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