Parlare e leggere di triathlon sulle pagine di questo blog è normale, ma sono
ancora in molti quelli che ne sentono parlare per la prima volta. Proprio per
questo motivo e per soddisfare la curiosità di molti e quella dei numerosi neofiti
di questa disciplina, oggi faremo un piccolo approfondimento su cinque curiosi
aspetto della triplice. Fortunatamente il movimento del triathlon non solo è
sano, ma cresce a vista d’occhio:le gare diventano ogni anno più affollate ed è uno sport che sta registrando una
crescita esponenziale in termini di fan e iscrizioni. Tutti ne vogliono fare almeno uno nella vita.
Ma nel Triathlon, come nella corsa, ci sono diverse distanze, ognuna
contraddistinta da un diverso nome. La regina delle distanze, il più duro da
affrontare, è l’Ironman.
La
distanza Ironman comprende una frazione di nuoto di 3,86 Km, una frazione in
bici di 180 Km e una maratona da 42,195 Km, il tutto da svolgere entro e non
oltre le 17 ore, con partenza alle 7 di mattina e chiusura della competizione a
mezzanotte. Il primo vincitore? Un
americano. Alla prima edizione, che fu una sorta di scommessa,
parteciparono 15 uomini, e ne arrivarono al traguardo solo 12. A vincere fu
Gordon Haller, uno specialista delle comunicazioni della Marina Americana, che
chiuse la gara in 11 ore, 46 minuti e 58 secondi. Ognuno degli atleti che
partecipò al primo Ironman ricevette una sorta di mini-guida con alcune delle
regole da rispettare durante la competizione. Nell’ultima pagina della guida
trovarono, scritta a mano, la famosa frase: "Swim 2.4 miles! Bike 112 miles! Run 26.2 miles!
Brag for the rest of your life" (“Nuota 2.4 miglia! Pedala 112 miglia! Corri 26.2 miglia! Vantati per il
resto della tua vita. Il primo Ironman
70.3 venne disputato nel 2005. Questa distanza, conosciuta come Mezzo Ironman,
prevede 1,9 chilometri di nuoto (1.2 miglia), 90 chilometri in bici (56 miglia)
e una mezza maratona (13.1 miglia). 70.3 non è altro che la somma delle miglia
dell’intera competizione, così come 140.6 identifica la distanza Ironman.
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